Tuchi Dembel floride mitigation project

Nel corso del 2018 sono stati mantenuti i contatti con il Segretariato Cattolico di Meki (MCS) ed esperti internazionali per valutare la migliore opzione da attuare per migliorare la qualità della acqua del pozzo di Tuchi Dembel realizzato nel 2015 in collaborazione con Ampelos, VIS e MCS.
Elevati livelli di fluoro nelle falde, sono di frequente riscontro nella Rift Valley a causa dello spesso sedimento vulcanico e dalla composizione delle rocce.


Dopo un accurata ricerca sulle esperienze maturate non solo in Etiopia, ma anche in Kenia e Tanzania, di comune accordo con il Water Department della Oromia, il MCS e con la partnership di OSHO (Oromia Self Help Organization) si è giunti alla proposta di un sistema di adsorbimento ibrido preparato disperdendo nanoparticelle di Idrossipatite (HAP) in granuli di Ossido di Alluminio attivato.
Questo assorbente composito crea una sinergia nel promuovere la rimozione del Fluoro rendendo l’acqua adatta all’uso umano.


Attualmente il pozzo di Tuchi è sottoutilizzato poiché a causa degli elevati livelli di fluoro, il prelievo di acqua viene concesso solo per uso animale e per igiene domestica.
Lo scopo del progetto, che avrà la durata di sei mesi, è quello di migliorare la qualità dell’acqua erogata dallo schema idrico di Tuchi Dembel, riportando nei limiti i livelli di fluoro. Tra le attività previste oltre alla costruzione di un sistema per la defluorazione, anche la formazione del personale che, a diversi livelli, si occuperà della gestione dell’impianto.


A regime saranno disponibili ogni giorno 7125 L /die di acqua a basso contenuto di fluoro per una popolazione di 2375 persone (3 L/die/pers.), ovvero una tanica di circa 20 L al di, sufficienti a garantire l’apporto idrico quotidiano di una famiglia media. Quantitativi superiori difficilmente vengono prelevati per motivi di trasporto e stoccaggio.


L’esperienza che matureremo in questo progetto potrà essere estesa anche ad altre realtà locali poichè molti pozzi sono stati realizzati nel Dipartimento, ma da quanto risulta da una nostra ricerca, nella totalità dei casi le acque presentano livelli di fluoro ampiamente superiori ai livelli ammessi dalle stesse Autorita Sanitarie Etiopi (3 mg/dl).


E’ampiamente nota la carenza di acqua in molti Paesi Africani e la dipendenza di approvvigionamento dalle falde sottorranee, per questo motivo molti donatori hanno realizzato opere per la fornitura idrica, ma assai poco si è fatto in questi decenni per garantirne la qualità.
Noi, con questa nostra iniziativa, intendiamo sopperire a questa mancanza.

Il costo previsto per tale iniziativa è di 1.500.000 Birr equivalenti a circa 46.000 euro.

Progetto (in lingua inglese) allegato.

Proposal for HAP Study in Ethiopia

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